Premessa Giuochi
Tex Willer

È scontato dire che la mia generazione non ha avuto la fortuna di avere a disposizione tutta l’abbondanza e la tecnologia che oggi hanno i nostri ragazzi e, insieme a tutto questo, una varietà infinita di giocattoli e di giochi. Giochi individuali, di gruppo e addirittura giochi interplanetari attraverso l’uso di Internet.

Noi non avevamo la PlayStation, il Computer, il lettore Mp3, non avevamo la Televisione o chissÀ quale altra diavoleria. I nostri giochi erano i giochi che ci venivano tramandati dai nostri padri e che si basavano fondamentalmente sul gruppo e sull’inventiva.

A volte i giochi richiedevano l’ausilio di "giocattoli" che costruivamo da soli utilizzando materiale di risulta o oggetti fuori uso da cui ricavavamo i pezzi necessari. La tomaia di una scarpa rotta diventava il freno del carro costruito con i cuscinetti, anch’essi rimediati, (nella costruzione era maestro il mio amico Michele Ventrice), per il cerchio utilizzavamo il fondo di un secchio di metallo o un cerchione di bicicletta a cui venivano tolti i raggi ecc. ecc.. Da un pezzo di palo di scopa si ricavava "a mazzica" e da un pezzettino di legno più fino si costruiva "u pizzicu".

Una cosa in qualche modo facevamo più o meno tutti era la raccolta delle figurine dei calciatori con le quale tentavamo, spesso inutilmente, di riempire l’album per il campionato in corso.

I giocattoli "quelli veri quelli comprati" alcuni di noi li potevano ricevere per l’Epifania, per la verità questa era una opportunità per pochi, tutti o quasi tutti invece ci compravamo o ricevevamo i giocattoli durante la festa di San Foca Martire.

Ovviamente per noi maschietti erano tutte pistole, fucili e palloni, mentre per le femminucce erano bambole e pentole, comunque per entrambi giocattoli che in fondo cominciavano già a definire il nostro ruolo nella società degli adulti.

Col crescere un buon passatempo era quello di leggere. Noi ragazzi i fumetti (Akim, Tex Willer, L'Intrepido). Le ragazze i fotoromanzi, anche se, non li disdegnavano nemmeno i ragazzi.

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