Francavilla Angitola - Il Paese del Drago
Caro Ezio (molti a Francavilla Angitola mi chiamano con il nome di mio padre) nel fornirti i documenti che mi hai richiesto colgo l'occasione, tramite la tua "finestra" di colmare una delle tante lacune che la mia modesta ricerca sugli istituti religiosi francavillesi del '700 racchiude.
Grazie al contributo del giovane Vittorio Petrocca figlio dell'indimenticato maestro Alberto, il quale con certosina pazienza sta raccogliendo presso archivi e biblioteche quanto d'inedito rimane ancora sulla nostra Francavilla, posso completare il discorso su una delle tante cappelle devozionali erette sul finire del XVII° sec. all'interno della chiesa matrice di S. Foca m. nella fattispecie trattasi di quella di S. Carlo Borromeo il Santo della controriforma canonizzato nel 1610.
Questa cappella era stata eretta antecedentemente al 1694 in seguito alla soppressione di quella di S. Martino di Tour non già dalla magnifica donna Anna Maria Borgese (alla quale si deve la rifondazione) ma dalla famiglia Maiorana una delle più cospicue del paese, in particolare da Tiberio Maiorana il quale sposò donna Annunciata Iofalo della città di Catanzaro.
La coppia non ebbe prole per cui erede "jure sanguinis" divenne il cognato Antonio Maiorana il quale presto raggiunse il fratello.
La cappella venne perciò soppressa per mancanza di eredi.
Nel 1694 fu "reintegrata e redotata" dalla magnifica donna Anna Borgese.
Se avessimo avuto a disposizione i rogiti notarili del notaio Vincenzo Lofiore che rogò in quegli anni a Francavilla probabilmente avremmo saputo altre notizie pure sulla chiesa di S. Martino. Comunque sia la ricerca metodica e costante premia e penso a quanto si possa ancora scoprire.
Prima di chiudere, per dovizia di particolari aggiungo che la fonte che mi ha consentito di precisare il discorso è un atto notarile del notaio Castelmonardo Francesco Antonio Bilotta del 1702 scoperto, come ti dicevo, dall'amico Vittorio Petrocca.
Francavilla Angitola 20 Agosto 2008
Cordialmente
Lorenzo Malta
