Francavilla Angitola - Il Paese del Drago
Penso che molti abbiano visto il bellissimo film di Giuseppe Tornatore, vincitore del Premio Oscar, Nuovo Cinema Paradiso, così come credo che tutti quelli della mia generazione che l'hanno visto si siano identificati nella realtà che in esso viene rappresentata attraverso la storia di quel cinema.
Ognuno di noi ha ricordato e pensato a qualche nostro concittadino e alla storia del nostro cinema.
Non tutti forse ricordano ma anche a Francavilla c’era il cinema. Si, anche da noi, ogni sera si illuminava il grande schermo bianco e su di esso scorrevano veloci le immagini dei film in quel momento più amati.
Erano i film del neorealismo italiano, i film su Maciste, Ercole o Sansone, I Dieci Comandamenti , Gli ultimi giorni di Pompei o i film interpretati da Amedeo Nazzari.
Certo a volte bisognava aspettare che arrivassero le pizze o avere la pazienza di aspettare che dopo una rottura della pellicola si riaggiustasse ma lo spettacolo era sempre garantito.
Ricordo che, non avendo soldi per poter pagare il biglietto per entrare, cercavo di barattare con "Don Mario" questa possibilità con qualcosa, origano, ciliegie o altro, dipendeva dal periodo, pur di riuscire a godere di quella magia,. A volte ci riuscivo a volte no.
Lo ricordo grande, maestoso, situato dove oggi c’è il monumento ai caduti, a fianco ad una vasca con l’acqua e ad un salice piangente. Era situato, come ho appreso più tardi, in quella che era stata una delle chiese del nostro paese, la chiesa di Santa Maria degli Angeli. L’ingresso era dal lato della strada e dietro c’era un piccolo uscio da dove si poteva guardare, con meraviglia, l’operatore che armeggiava con una macchina, che a me sembrava enorme, il proiettore.
A volte passavo per verificare se riuscivo a trovare degli spezzoni di pellicola con cui poi avrei giocato. Tentavo, infatti, di proiettare, aiutandomi con una torcia, le immagini di quei pochi fotogrammi sul muro, dopo aver chiuso la porta e la finestra di casa per avere un ambiente buio.
Forse la mia passione per la fotografia è nata li, in quei giorni, quando non riuscivo a capire come si potesse riuscire a far si che da un pezzo di pellicola e da una macchina, che in pratica non faceva altro che proiettare della luce, venisse fuori un mondo.
Il mondo, tra l’altro, era sempre diverso, ora c’erano gli antichi romani, poi si potevano ammirare le immagini di grandi città come Roma o Milano, o infine poter rivivere la vita di santi o di grandi guerrieri. Ma, purtroppo, senza voler approfondire le motivazione che hanno portato alla scelta di chiudere il cinema, prima, e di buttare giù la struttura, poi,essa ha portato alla fine di quel mondo che, se pur di celluloide, faceva sognare grandi e piccini.
E' il mondo che ti è stato messo d'avanti agli occhi per nasconderti la verità...
dal film Matrix
© Francavilla Angitola - Storia Ricordi Cultura Religione