Francavilla Angitola - Il Paese del Drago
Duca di Francavilla
Diego Hurtado de Mendoza (1500-1578), Duca di Francavilla e Vicerè d’Aragona, nipote del Gran Cardinale e figlio di Diego Hurtado de Mendoza (1468-1536), conte di Mileto e suo omonimo.
Si sposò nel 1538 con Maria Caterina de Silva y Andrade (1510-1576), figlia del Conte di Cifuentes.
Il suo carattere di persona altera e brusca, la fama di donnaiolo e il coinvolgimento in ripetuti scandali portarono al fallimento del suo matrimonio.
Ebbe una figlia illegittima, Isabella Hurtado de Mendoza, frutto di una storia d’amore con Luisa de la Cerda, figlia di Giovanni de la Cerda, secondo Duca di Medina Celi, e Maria de Silva, mentre era ancora sposato con Caterina de Silva.
Dal primo matrimonio ebbe un’unica figlia, Anna de Mendoza y de la Cerda (1540-1592), Duchessa di Pastrana e Principessa di Eboli che andò in sposa a Rui Gomez de Silva, amico e consigliere del futuro Re Filippo II di Spagna.
Fu lo stesso Filippo II ad accompagnare Rui Gomez ad Alcala de Henares, dove Diego Hurtado de Mendoza abitava, per stipulare il capitolo matrimoniale nel 1552. Il matrimonio con il rito ecclesiastico fu invece celebrato il 18 aprile del 1553 alla presenza di Filippo II in qualità di padrino.
In occasione del matrimonio, Don Diego, donò agli sposi i suoi possedimenti nel regno di Napoli ed il titolo di conte di Mileto.
Nel 1557, mentre si trovava a Valladolid, alla corte della reggente Giovanna d’Austria, abbandonò l'incarico di viceré d’Aragona e scappò a Pastrana con una dama di corte di cui si era perdutamente innamorato. La moglie e la figlia per la vergogna, ma anche per la difficile situazione economica in cui le aveva lasciate, si rinchiusero a Simancas.
Per l’interessamento di suo genero, Rui Gomez, fu nominato prima presidente del Consiglio d'Italia nel 1558 e poi inviato come Viceré di Catalogna.
Gli incarichi e le destinazioni fuori Spagna, molto probabilmente furono scelti al fine di allontanarlo il più possibile da sua figlia e da suo genero.
Diego Hurtado de Mendoza non si rassegnò mai al fatto che la sua unica erede fosse una donna. Per questo motivo, nel tentativo di avere un figlio maschio (non è chiaro se questo fosse anche per fare del male alla figlia Anna), dopo la morte della prima moglie, avvenuta nel 1576, si sposò con Caterina Magdalena d'Aragona, figlia di Don Alonso, Duca di Segorbe.
Don Diego Hurtado de Mendoza, morì il 18 marzo 1578 lasciando la seconda moglie incinta.
La figlia Anna, già vedova durante la gravidanza della matrigna, rimase in angoscia per il suo futuro, per il pericolo reale di perdere l’eredità della sua famiglia e il suo titolo a causa del nascituro.
Purtroppo per Diego la sua seconda moglie diede alla luce un'altra figlia che morì poco dopo la nascita, lasciando quindi inalterata l’eredità di Anna.
Di don Diego Hurtado de Mendoza ci è pervenuto un quadro, dipinto nel 1541 conservato a Palazzo Pitti a Firenze. Un ritratto a figura intera dipinto dal pittore Tiziano Vecellio (1477-1576) e della cui autenticità ci rassicura Giorgio Vasari che ne ha fatto riferimento in uno dei suoi scritti.
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